Democrazia Cristiana - Marche
  Sulla questione Area vasta sanitaria
 

Sulla questione sanitaria della Vallesina è auspicabile la voce di tutti i sindaci del territorio

Jesi, 5 novembre 2012.

«Riguardo alla vicenda che da mesi anima il dibattito e provoca polemiche in Vallesina, quella dell’Area vasta, in vista del Consiglio comunale aperto del 6 novembre a Jesi, occorrerebbe avere una posizione definita, chiara negli obiettivi e possibilmente condivisa da gran parte dei sindaci della Vallesina». Lo scrive in una nota il Coordinatore regionale della Democrazia Cristiana, Franco Rosini.

All’ultima Assemblea della Cittadinanza organizzata dal Tribunale del Malato di Jesi sull’argomento, svoltasi il 30 ottobre scorso, in effetti l’unico Sindaco presente è stato lo jesino Bacci; tutti gli altri della Vallesina, benché invitati, erano assenti.

La questione è spinosissima, vista la lunga polemica sviluppatasi finora fra le principali rappresentanze sindacali e Amministrazione jesina da un lato, e Maggioranza regionale dall’altro.

«Ho la sensazione che l’assenza ed il silenzio dei sindaci della Vallesina sulla questione sia motivata solamente da ragioni di opportunismo politico; come dire: è uno scontro dal quale è meglio restar fuori! Se il mio sospetto dovesse essere fondato, si tratterebbe di un atteggiamento manchevole. Non è accettabile che si ignori o si ometta di affrontare un tale problema per mero opportunismo riducendolo a sterile diatriba politica, poiché si tratta di questioni rilevantissime che coinvolgono gli ammalati nonché i lavoratori del settore ospedaliero», prosegue l’esponente della Democrazia Cristiana.

«Aggiungo che sulla questione della Vallesina in rapporto all’Area vasta non ci sono soltanto gli ospedali cittadini di Jesi; c’è anche quello di Villa Serena, la quale è sì una struttura privata, ma sovvenzionata da interventi regionali. Si tratta di una clinica che da decenni svolge una funzione sanitaria importantissima, per il nostro territorio e non solo; considerata la difficile situazione in cui si trova, sarebbe il caso d’interessarsene, piuttosto che eclissarsi e lasciare ad altri la patata bollente», conclude Rosini.

 
   
 
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